Come può suggerire in modo particolarmente chiaro il suo nome, questo formaggio è proprio ottenuto tramite una particolare lavorazione che si colloca a cavallo tra quella tipica della preparazione del cacio e della ricotta. Per la produzione del cacioricotta si utilizza generalmente del latte di pecora, sebbene quest’ultimo non sia l’unico.
Infatti, anche il latte di capra è parimenti utilizzato e, in alcuni casi, miscelato al primo. Infine, in alcuni casi lo stesso è ottenuto anche partire dall’uso di latte vaccino o, infine, di bufala.
Alcuni produttori, come detto, propongono un prodotto caseario ottenuto tramite l’unione di latte di pecora e capra, con percentuali che variano a seconda delle innumerevoli ricette locali.
Infine, a seconda delle zone in cui il formaggio viene prodotto, nei diversi dialetti pugliesi è definito con i nomi di “casurecotta” o “cacjrëcott”